Botte Park Music Festival: 18 // 06 // 2011


Frutto di mesi di eventi che hanno animato la serate chiantigiane nei vari circoli, BPM Festival si presenta come un importante avvenimento: forte della stagione invernale appena trascorsa, Etichetta Indigena, con il patrocinio del Comune di San Casciano in Val di Pesa, la partnership di Arci Firenze, Aracnos, Gruppo UnderStianti, e progetto Extreme confeziona un programma coerente e completo, dove volontariato e sociale si alternano ad arte e musica, all'interno dell'accogliente parco La Botte. Una promozione degna di un evento pensato e creato con i migliori presupposti, pronto a competere con l'estate fiorentina e gli ormai affermati festival delle provincie di Firenze, Prato e Pistoia. Un bacino d'utenza non solo informato a dovere attraverso una comunicazione attenta e capillare, ma soprattutto abituato a frequentare gli attivissimi circoli della Val di Pesa / Val d' Elsa, dove i giovani sono protagonisti della loro vita sociale attraverso la forte partecipazione e sensibilità ad una cittadinanza attiva e presente. Tre palchi, il primo (Live Stage) riservato alla musica dal vivo, gli altri (Energy Stage e Groove Stage) per performance in consolle, 10 ore di musica, 4 mostre, teatro e solidarietà. La line up, in linea con gli obiettivi dell'associazione è composta da affermati artisti dell'area fiorentina nonché giovani talenti emergenti: da Samuel Katarro a Le Furie, assieme a To Be Rhudes, La Primiera, All In, Zoo Park, Ritmo Randagio, Repleva. Per i djset: Energy Stage: Giacomo Loff + Seya, Stei, Rudy e Marchino, Dirty Grace, Jack, Pino & Coddanka. Groove Stage: Scasso, Slesh, Ckrono, Soulsick, Filo. Non sempre però gli ottimi presupposti portano alla totale riuscita dell'evento: o meglio, è necessario soffermarsi su qualche particolare per chiedersi se le aspettative siano state rispettate o meno. L'ottimo lavoro di promozione e organizzazione preventiva ha portato ad un' affluenza grandiosa, tale da ricoprire il grande prato del parco. La carne al fuoco è tanta, l'organizzazione forse impreparata all'esecuzione di tanti artisti, i concerti partono con 2 ore e mezzo di ritardo: contemporaneamente ai concerti rimbombano i dj set. Forse i più, interessati (perché no) maggiormente alle bevute economiche, non si saranno accorti delle facce tirate e dei puntigliosi commenti degli artisti che sono stati costretti ad esibirsi ad orari improponibili. Certo, per alcuni è andata meglio: il cantante de Le Furie annuncia "Dovevamo suonare due ore fa, ora siamo gli headliner" o gli Zoo Park che non riescono a scendere dal palco per il protagonismo del momento, corrisposto dall'acclamazione degli astanti. Condividendo il 'presobenismo' di alcuni momenti, come spettatori non possiamo però non sottolineare la mancanza di attenzione a particolari che ahimè, spesso non sono sottigliezze. Un impianto acustico 'frizzante' e dei fonici costantemente esortati a sistemare i volumi, l'anarchia dei tempi di esibizione e un forte conflitto acustico hanno portato all'esasperazione dei conflitti tra generi musicali e relativi stereotipi sfociando in non pochi problemi e incomprensioni. Bravi agli 'Indigeni' per la loro offerta democratica e pronta a soddisfare una larga scala di spettatori, ma la gestione degli inconvenienti e la preparazione tecnica non sono meno importanti di altri aspetti.

Articolo a cura di:
Chiara Martini

1 commento:

  1. grazie mille per aver valutato il nostro festival all'altezza di altri importanti eventi dell'area fiorentina e grazie anche per i complimenti che ci avete fatto sul tipo di informazione che siamo riusciti a fare.
    Per il resto, accogliamo pienamente le vostre critiche e riconosciamo i nostri errori sull'organizzazione tecnica del live stage. Con questo però ci sentiamo di dire anche che, essendo il primo anno, molti problemi (vedi la poca potenza dell'impianto del live stage) sono subentrati nel corso della giornata. Non per giustificarci, ma secondo noi questo è stato un esperimento più che riuscito, dato che negli esperimenti non sempre tutto può venire alla perfezione.
    Detto questo, cercheremo però di far frutto di tutte le critiche che ci avete e ci hanno fatto, cercando di utilizzarle al meglio per creare un evento perfetto in tutti i suoi aspetti.
    Vi ringraziamo quindi sia per i complimenti che per le critiche.

    Ass. Indigena

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