Su FU! cerco di dare spazio, secondo le mie possibilità, un po' a tutti. Si parla di musica e solo di musica live, questo ormai è assodato. Cerco ogni volta di conciliare un po' di fattori: dai gusti personali per sonorità prevalentemente rumorose o ricercate a quanto di più interessante si scorge tra le vie della scena fiorentina e limitrofa. Per questo oggi parliamo di pop, per la precisione di pop in italiano. Un argomento che sicuramente ha sempre trovato poco spazio su queste pagine telematiche, ma che da qualche tempo sta incuriosendo e appassionando, sebbene ancora in parte relegato all'ambito locale. A lungo bistrattato, frainteso o infamato (a ragion veduta o meno sta a voi decidere) questo genere musicale -che non è cantautorato, meglio specificare- si ritrova per certi versi ad assumere connotati ben più underground di alcuni dei gruppi più noise o alternativi che si conoscano. Se si dovesse stilare una ipotetica e "virziniana" hit parade della sfiga tra gruppi di diverso genere musicale (rimanendo a livello locale), delineando fattori base -uno di questi potrebbe essere l'attività live in numero di concerti e chilometri fatti, o il riscontro della stampa specializzata- e le relative conseguenze, sicuramente le band di pop italiano arriverebbero tra i primi classificati. Come sempre, sta a voi giudicare secondo il vostro palato, ma ho pensato che quantomeno parlarne un po', male non avrebbe fatto; poi, ovviamente, se ascoltate solo death metal e avete il rigurgito per quanto finora descritto, avrete già abbandonato la lettura, ma se invece la pulce della curiosità si è insinuata dentro di voi, magari dare una possibilità a qualcuna di queste band potrebbe non essere la mossa sbagliata.
Il 12 Dicembre 2015, al Combo di Firenze, si esibiranno un manipolo di gruppi in rappresentanza della scena pop locale e di Fiore sul Vulcano, un collettivo di musicisti che "condivide competenze e crea ponti tra artisti per valorizzarli e permettergli di esprimersi in un contesto di condivisione di sforzi e di risultati." L'unico fattore che accomuna tutte le band è il cantato in italiano. Per l'occasione - qui il link all'evento facebook - saliranno sul palco Kelevra (ex Ritmo Randagio, di cui abbiamo già parlato qui), Amarcord, Mes Amis (anche loro trattati qui) e Silenzio è Sexy. Ogni band porta con sé non solo la voglia di far musica immediata e raggiungibile, interamente cantata in italiano, ma anche e soprattutto le proprie caratteristiche peculiari, dovute alle varie influenze - dal rock al post punk, all'indie...-. Se siete curiosi informatevi, ascoltate e in caso, come sempre, supportate. Per quanto mi riguarda, siccome non ho capito molto bene cosa sia realmente Fiore Sul Vulcano, ho pensato di chiederlo direttamente a loro.
In primis, come mai questo nome?
L'immagine che crea ci ha sempre affascinato, poi
ci piacerebbe che quel vulcano fosse un vulcano di idee e di musica e
il fiore sopra di esso la città di Firenze.
Perché e come nasce?
Nasce per darci una mano a vicenda e per non
farci sgambetti reciproci. In questi anni in cui molti di noi
condividevano sale prove e studi di registrazione abbiamo stretto
amicizia e ci siamo trovati l'uno a sentire le prove dell'altro e a
darci consigli, a supportarci. Da lì abbiamo capito che potevamo
creare qualcosa di bello insieme andando oltre i confini del gruppo
singolo.
La scena locale non è nuova a questo tipo di
"insiemi", sto pensando in primo luogo alla Scena Muta che
nacque, se non sbaglio, con il proposito di "risollevare"
la scena musicale locale aiutando i musicisti e gli addetti ai lavori
ad aiutarsi tra di loro. In cosa si differenzia il vostro
"collettivo" e che cosa, sostanzialmente, è Fiore sul
Vulcano? Un'etichetta, un'agenzia di booking, un gruppo di amici?
Fiore sul Vulcano oggi è una comunità di
musicisti che si aiuta a vicenda, dai live alla scrittura e alle
produzioni, la differenza con altri tipi di “insiemi” è
anzitutto la non trasversalità del progetto. La scena muta, alla
quale molti di noi hanno partecipato, mirava a coinvolgere tutto
l'ambiente musicale fiorentino, senza differenze di genere (musicale)
o lingua. Il Fiore sul Vulcano è un laboratorio, un pentolone che
ribolle, chi ne fa parte si mette al servizio degli altri e deve
essere pronto a dividere le sue esperienze e talento con le altre
band. L'unico imprescindibile requisito insieme a questo è cantare
in italiano canzoni originali.
Cosa vi proponete di fare, qual è il fine ultimo?
Fare musica, produrre
canzoni e di alta qualità, contribuire a creare una scena, un
pubblico attento e cosciente. Non lasciare che i singoli artisti si
muovano da soli e silenziosi all'interno della modernità, sopratutto
in una città come Firenze che da sempre è stata rifugio e fucina di
intellettuali, artisti e musicisti.
Parlateci un po' della serata del 12 Dicembre,
perché proprio il Combo e chi sono e cosa rappresentano per voi le
band che si esibiranno.
Il Combo è una realtà fiorentina importante, ci
fa molto piacere essere li per il nostro compleanno. Le band che si
esibiranno il 12 sono Il Silenzio è Sexy in versione
elettro-acustica, i Mes Amis freschi di EP pubblicato in questi
giorni, gli Amarcord e i Kelevra che stanno entrambi per pubblicare i
loro lavori. Questi gruppi sono un assaggio di ciò che produciamo.
Ci sarebbe piaciuto salire sul palco tutti ma per le tempistiche e
l'organizzazione generale della serata non potevamo fare un concerto
con 8-9 band, chi suonerà sabato è semplicemente chi
ha da poco pubblicato un album, o sta per farlo.
Sarà un evento singolo o vi piacerebbe creare un
appuntamento fisso?
Ci piacerebbe avere appuntamenti fissi in vari
locali sia a Firenze che fuori, sicuramente il 12 sarà una serata
unica nel suo genere in quanto riunisce quattro realtà diverse nella
stesso concerto.
Tra i nomi scorgo molti ex partecipanti al Rock
Contest o ad altre manifestazioni simili, non ultimi gli Amarcord che
hanno vinto il premio Ernesto De Pascale per la miglior canzone in
italiano nell'edizione di quest'anno. Cosa ne pensate di queste
"battaglie tra band" e cosa rappresentano per voi?
Più che “battaglie tra band” ci piacerebbe
pensare a questo genere di contest come un'occasione per confrontarsi
con un pubblico nuovo e diverso, per conoscere altre band e trarre da
queste qualcosa per migliorarsi. A Firenze da sempre esiste il Rock
Contest di Controradio che cerca di dare visibilità alle realtà che
valgono a Firenze e in tutta Italia. Siamo fortunati ad avere una
manifestazione come questa a casa nostra, che può essere supporto di
chi ogni giorno, a Firenze, si chiude in un bunker a suonare le
proprie canzoni.
L'attività live delle band che formano il vostro
roster è varia e a tratti intensa, ma spesso -come si diceva prima-
resta una cosa "di zona", Fiore sul Vulcano cerca di
aiutare le band del carnet anche da questo punto di vista?
Come precedentemente detto, ci aiutiamo su tutto,
anche per live, una band con più pubblico ed esperienza in genere
cerca sempre di coinvolgere altre band più giovani e stiamo cercando
di creare delle affiliazioni con comunità simili alla nostra per
allargare il nostro raggio d'azione.
Sono ammessi anche altri gruppi in questo insieme o
è a numero chiuso?
Siamo aperti a qualsiasi proposta. Dei requisiti
ne abbiamo già parlato.
Progetti per il futuro?
Intanto riuscire ad assestarsi come
gruppo, stringere legami sempre più stretti tra le band che già
fanno parte del progetto e produrre canzoni, tante. Creare al più
presto un'associazione culturale e fare con ancora più convinzione
quello che già facciamo. Si dice che il futuro per noi giovani sia
sempre più traballante, noi stiamo cercando di creare qualcosa di
stabile, qualcosa che diventi un punto di riferimento.
Grazie mille e buona fortuna per tutto!
Marco Carnesecchi, Michelangelo
Goriupp
Articolo a cura di:
Tommaso Fantoni
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