Il primo album delle Her (distribuito dalla Materiali Sonori) lascia ben poco spazio alle critiche, il che deriva solo ed esclusivamente dal fatto che non si presta quasi per niente a una recensione di livello musicale. Esso è infatti un prodotto ben strutturato di pop da teenager, perfetto se non di più sotto il punto di vista commerciale. Questo LP è un capolavoro assoluto che raccoglie senza uscire mai dall'inseme tutto ciò che un certo tipo di target di pubblico può desiderare da una band, e mi riferisco a quelle persone cresciute a Vasco Rossi, Negramaro e altri simulacri della peggior musica italiana: tre ragazze che si vestono da teenager e fanno musica da teenager (nonostante non lo siano più da qualche anno). Le Her sono il sogno neanche troppo proibito né nascosto di qualsiasi major nostrana che, se vedesse E' Tutto Così, già inizierebbe a sbavare di cupidigia con gli occhi a forma di euro. Nessuna paura se in capo a qualche anno vedremo le tre fiorentine sui palchi di TRL o ospiti a All Music, è solo il naturale corso della 'musica' italiana. Analizzandolo da un punto di vista più accurato, e superando l'impatto con la copertina (specchietto per le quindicenni /allodole) il disco si presenta come un discreto lavoro di power pop, buono per le masse liceali. La registrazione (Studio Emme) è più che ottima, ma oltre ad essa non si va. Le nove tracce, otto in italiano e una in inglese (nessuno capisce il perché di quest'ultima traccia, cover di Quanto è Tardi Adesso, già presente nel CD) si basano su canovacci già visti e sentiti mille volte: testi in italiano in cui spesso il senso non è espresso chiaramente, ma che se uno avesse l'ardire di entrare nella testa della compositrice probabilmente ne dedurrebbe che trattano di amore, disagi, paura, le solite cose insomma; i riff accattivanti e orecchiabili (come è giusto che sia) della chitarra si intrecciano con una batteria pseudo punk e tastiere (ancora) tutte uguali che fanno a gara a cercare un posto preciso tra le note delle canzoni. Il cantato è allegro e giocoso e duetta spesso con i cori della bassista, facendo diventare tutte le canzoni, da quelle un po' più vivaci a quelle più calme e riflessive con tanto di archi e pianoforte (Pathetica) delle vere e proprie hit da classifica. Non c'è dubbio che questo LP sia un lavoro fresco e genuino: le Her sono ben conscie del tipo di musica che fanno e, per quello che fanno, c'è da dire che ci riescono piuttosto bene (almeno non hanno un accento emiliano alla Freakout e non sembrano uscite da un cartone giapponese della peggior specie come i dARi): questa è la strada che hanno scelto di intraprendere e a poco servono le critiche quando si ha per le mani il probabile prossimo fenomeno di Mtv. Non ci resta che spegnere lo stereo, tornare ad ascoltare gli ZU, o quello che preferite (a patto che non siate fan dei Lost) e augurare buona fortuna alle ragazze.
Recensione a cura di:
Tommi 'Jena' Fantoni
questo "prodotto" non meritava neanche la recensione...
RispondiEliminaSiete Delle Grandiiiii...Complimenti LoVe
RispondiEliminaDiciamoci la verità. Meritavano un po' più di considerazione. Sono ragazze che non scrivono comunque canzonettine così tanto per... ci sono sempre emozioni dietro. O così, è quello che percepisco io, da fan.
RispondiEliminasei stato troppo buono ...!!!! nn si salva niente di quel cd !!!!
RispondiEliminama lo suonano loro? DAL VIVO SONO DELLE IMPEDITE
RispondiEliminaMah sul fatto che siano carine e giovani non c'è dubbio, ma che facciano della bella musica mi sembra una balla bella e buona. Punkettino-pop scarno scarno senza particolare gusto ne per uno ne per l'altro genere...molto deludente ascoltare la canzone dopo aver letto la recensione, ho avuto l'impressione che tu abbia un pò voluto esagerare con i complimenti e le lodi per un progetto anonimo e assolutamente uguale se non inferiore ad altri mille progetti fiorentini.
RispondiEliminaMa guarda che non mi sembra affatto di essermi profuso in complimenti. solamente il gruppo che cito nell'ultima frase della recensione dovrebbe sciogliere eventuali dubbi sui miei gusti musicali.
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