King of the Opera : Nothing Outstanding [2012]

"Nothing Outstanding" è il primo lavoro dei King of the Opera, la nuova creatura musicale di Alberto Mariotti, già noto sulle scene con il nome di Samuel Katarro. Il progetto King of the Opera in realtà nasce ufficialmente circa un anno fa, sul palco del Primavera Sound festival di Barcellona e riunisce una formazione già rodata nel tempo: Alberto Mariotti (chitarra e voce), Wassilij Kropotkin (violino, tastiere, chitarra) e Simone Vassallo (batteria). Questo lavoro, uscito il 12 Novembre scorso per la sempre prolifica Trovarobato, dimostra un respiro internazionale, sia nei suoni che nello stile. I tratti soul-malinconici della voce di Mariotti e il suo timbro particolare cullano e trasportano attraverso le tracce, fondendosi perfettamente con i suoni del disco in uno "psych-folk" sognante. La cosa che colpisce maggiormente dell'album è però il suono: al primo ascolto può apparire "retrò", un po'anni '60. Indagando però si scopre che c'è stata da parte del trio una vera e propria ricerca del suono analogico, dalle chitarre alle percussioni. Un' impresa non semplice, ma sicuramente accurata e che riesce a creare un ambiente musicale non banale, cullante, avvolgente e sognante, a volte addirittura tetro. L'uso sapiente delle dinamiche e la conoscenza dell'arrangiamento tipico della musica classica, si aggiungono alla ricerca del suono analogico, trasformando i brani in vere e proprie situazioni sonore dove perdersi e abbandonarsi (come Pure Ash Dream o la stessa title track Nothing Outstanding). Il disco per fortuna non si esaurisce in se stesso e non abbraccia solamente un universo "fluttuante" ma contiene anche tracce più dinamiche, come Warried About o The Floating Song, dove la chitarra ritrova il ruolo di primo piano, diradando il sogno tetro in cui i King of the Opera provavano a trasportarci. Un disco che sembra una produzione straniera più che nostrana, un sound alla Radiohead mescolato a psichedelia à la Velvet Undergroud; non stentiamo a capire come mai Alberto Mariotti, o meglio i King of the Opera, siano tra gli artisti più chiacchierati della scena indie nostrana. E visto il tour estero dello scorso anno e le numerose date italiane, cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro dal musicista Pistoiese? Forse una vera e propria fama internazionale? "Time will tell".
Recensione a cura di:
Martina Agnoletti


Nessun commento:

Posta un commento