Sadside Project : dalle fate alle balene [2013]


Un paio di giorni fa i Sadside Project hanno suonato all' Univercity 2013 di Prato: graziosa rassegna live di tre giorni che ha aperto le danze proprio con il duo romano e i nostrani Topsy the Great, è continuata ieri con Blastema e Sangue di Rapa e si conclude stasera sulle trombe di Roy Paci. Il tutto nella piazzetta proprio davanti al Progeas e attaccata alla stazione dei treni a ingresso gratuito, che prende sempre bene. I Sadside Project come dicevamo sono un duo residente nella capitale e che inizia ad affacciarsi sul panorama sonoro nazionale con la vittoria del Rock Contest nel 2009, da lì in poi realizzano un disco d'esordio che macina consensi e lascia ben sperare grazie al suo connubio di blues acido e tinte western à la Dead Weather (Fairy Tales, uscito per Jestrai records nel 2011); collaborano attivamente e continuativamente con Roberta Sammarelli dei Verdena (che li accompagna per gran parte del 2012 al basso nella veste live); e hanno sfornato un altro disco a febbraio di quest'anno sotto Bomba Dischi: Winter Whales Wars. Qui sotto facciamo due chiacchiere con Gianluca e Domenico 'Dodo' (chitarra/voce e batteria/talentuosapartegrafica) e vi mettiamo anche il disco da ascoltare, buona lettura!



Qual è il vostro rapporto con Firenze e il suo pubblico? in riferimento anche alle esperienze passate qui in zona, tra live / contest / altre band.

Firenze è una città che amiamo, ci ha regalato tante emozioni da sempre. Abbiamo suonato lì il nostro primo concerto fuori roma ed è lì che abbiamo vinto il Rock Contest e poi registrato l'album Fairy Tales. Uno fra i concerti più belli emotivamente parlando fu proprio al Viper di Firenze in apertura ai Verdena. Ovviamente ci siamo fatti tantissimi amici fra gli ottimi musicisti toscani, fra tutti Bad Apple Sons e King of the Opera che hanno suonato fra l'altro anche in Winter Whales War. Il pubblico toscano ha sempre reagito in modo positivo da sempre. Lì è sempre tutto molto bello.

A proposito di Rock Contest, qualche opinione? cosa è cambiato dalla vostra vittoria e quanto essa vi ha aiutato (se l'ha fatto)?

Il Rock Contest lo prendemmo come un modo per fare qualche concerto in più. Abbiamo pensato che a prescindere dal risultato finale sarebbe stata un'ottima vetrina e avremmo potuto conoscere anche gruppi con cui scambiare date per suonare il più possibile ovunque. Siamo arrivati a vincerlo senza i soliti stress da competizione che si hanno di solito, ci godevamo i concerti uno per uno, divertendoci da morire e forse pubblico e giuria se ne accorsero. Vincemmo una sessione di registrazione nella Disney Land degli studi di registrazione, il Larione 10 di Firenze.

Un'opera seconda appena uscita. Più bella? Più intensa? Più matura? O in linea con l'esordio? so che di solito a queste domande dovrebbe rispondere l'ascoltatore, ma voi che ne pensate?

Sadside Project, Winter Whales Wars
2013, Bomba Dischi
In linea con ciò che siamo in questo momento. Un riassunto di quello che ci è capitato fra l'album prima e questo.

C'è stato anche un passaggio di etichetta o sbaglio? da Jestrai a Bomba Dischi, qual è il motivo che vi ha spinto ad affidarvi a una neonata label invece di una più "blasonata"?

Jestrai ci ha scoperti e dato fiducia, non è stato facile. Non ci importa chi sia più famoso, ci importa dell'impegno che si mette e cosa si è in grado di fare. In questo momento a noi serviva Bomba Dischi.

Molte sono le collaborazioni con artisti toscani, come è nato tutto?

In registrazione quando vogliamo aggiungere strumenti non ci pensiamo due volte a chiamare i vari musicisti che conosciamo e a Firenze ne abbiamo molti. Questa volta sono venuti a darci una mano Clemente Biancalani (Bad Apple Sons), Alberto Mariotti e Francesco D'Elia (King of the Opera).

Collaborazione costante con Roberta (Verdena), la Rough Trade intorno a voi. State senza dubbio emergendo. A cosa puntate? Cosa significherebbe per voi essere soddisfatti dell'esperienza di gruppo?

Noi vogliamo suonare il più possibile. Purtroppo Mark Hoppus non ci ha mai risposto alle mail che gli mandavamo, abbiamo dovuto ripiegare su Roberta..

Essere in due significa tante cose per una band. E' una peculiarità che però spesso non dura. Già vi state facendo affiancare da un po' di tempo da Roberta al basso, e nel disco abbondano le tastiere. Contate di restare un duo? Vi soddisfa la formazione attuale?

In sala prove quando componiamo siamo in due. Poi dei live o in studio non ci importa nulla della forma, vogliamo solo che la canzone arrivi come si deve. Ben vengano bassi, hammond, trombe o altre chitarre se ne sentiamo il bisogno.

Quanto è importante l'artwork di Dodo per i sadside?

D: Le mie grafiche aiutano si.. Bisogna sempre spiegare all'illustratore di turno cosa si è voluto dire con la propria musica, noi saltiamo quel passaggio. Il fronte/retro di Winter Whales War però è dell'ottimo Pietro Nicolaucich, ci siamo fidati di lui e abbiamo fatto benissimo.

I dischi da portare sull'isola deserta?

D: Mellon Collie and the Infinite Sadness degli Smashing Pumpkins, Punk in Drublic dei Nofx ma anche the Decline, Kid A anzi Ok Computer anzi tutti e due Pet Grief dei Radio dept, Bazan anche e Elliott Smith. Idle Will Kill degli Osker. Ovviamente Beatles.. no dai è un incubo. Troppi ancora.. 
G: Revolver dei Beatles, un best of di Ray Charles e........il mio ipod con tutti i dischi del mondo

Concludiamo col gossip, è finalmente scoppiato un bell'amore tra voi due?

Non è un gossip c'è amore da sempre!

Progetti per il futuro? cosa bolle in pentola?

Convincere Mark Hoppus a suonare con noi.

Articolo a cura di:
Tommaso Fantoni

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