Francisca : la regina del reggae fiorentino [2012]

Francisca, meglio conosciuta nell'ambiente roots fiorentino con il nome di Sistah Kinky (o Soul Sistah), è una delle voci più interessanti che la scena reggae locale può vantare tra le sue fila e che, negli ultimi anni, ha saputo far parlare di sé anche al di fuori dei confini regionali. Nonostante la giovane età l'esperienza c'è tutta e i tanti chilometri macinati con Mama Marjas e i Michelangelo Buonarroti per andare a suonare nei più grandi palchi italiani (Primo Maggio) e non solo (vedesi le ultime date a Londra, Miami e Los Angeles) lo dimostrano ampiamente. Poco importa che il locale sia piccolo o grande, Francisca forte della sua voce da black queen del soul e alla sua capigliatura alla Betty Davis, riesce sempre a mettere a frutto quel tipico gusto del ritmo che è proprio di certi musicisti brasiliani (come le sue origini) e riesce a far ballare gli astanti a suon di positive vibrations. In questa intervista si racconta un po' a Firenze Underground quindi come sempre, buona lettura e buon ascolto.

Raccontaci un po' da cosa e come nasce la tua passione per la musica.

Sicuramente è stato quando ero bambina, la prima volta che presi una chitarra in mano avevo otto anni, ma la vera svolta della mia vita musicale è stata quando a undici anni mia sorella mi ha fatto sentire per la prima volta Redemption Song di Bob Marley, quello è stato per me come un fulmine a ciel sereno, amore prima vista per quelle note colorate e allo stesso tempo seducenti e trascinanti. A tredici anni ho iniziato a studiare canto all'Accademia Musicale di Firenze, esperienza che mi è servita soprattutto ad ampliare il mio bagaglio puramente tecnico. Il seme del reggae aveva comunque già piantato le sue radici in me e mi ha dato la forza per mettermi alla prova come cantante solista in una vera e propria band.

E i social network hanno avuto un'importanza decisiva da questo punto di vista.

Esatto. Avevo messo la mia musica su Myspace (sempre sia lodato Myspace), all'inizio un po' ingenuamente e senza molte aspettative, solo la voglia di cercare di far arrivare a più gente possibile le mie canzoni. Sorprendentemente sono piaciute a molti e i "play" sono stati tantissimi, grazie a questo social network sono riuscita quindi a partecipare all'edizione del 2009 del Gusto Dopa Al Sole chiamata da Treble, ex componente dei Sud Sound System. Dopo aver cantato in vari gruppi funky (Alfasud), reggae e gospel (For Joy Gospel Choir) sono entrata a far parte degli Tsunami Movement nel 2007 - 2008 e loro mi hanno aiutata a realizzare una demo, "Rasta Courage", con cui ho iniziato a fare serate anche al di fuori della Toscana e sono approdata nell'universo dancehall. Ho fatto e continuo anche a fare serate con la Banpay Crew di  Firenze. Tutto questo girare mi ha portato a conoscere Mama Marjas, con la quale mi esibisco da tre anni.

Perché il reggae piuttosto che altri generi?

Il reggae perchè è un genere che ha un sacco di influenze, soprattutto blues, e perché il ritmo in levare quando lo ascolti una volta non riesci più a dimenticarlo; è come se fossero i bpm del battito del cuore.
Inoltre è una musica di protesta, d'amore, ma anche di condizioni sociali critiche: parla degli schiavi neri, parla di Babilonia e di come poter cambiare il mondo e il modo migliore per raccontare questi temi è cantarli col reggae stesso.

Qualche collaborazione interessante?

A quattordici anni registrai una compilation destinata alla beneficenza, prodotta da Beppe Dati (producer di Marco Masini e songwriter di alcuni testi di Guccini e altri cantautori) e cantata da me. Ho collaborato con Jaka nel suo album "Mettiamo a Fuoco" registrando dei cori in alcuni pezzi. Poi con Mama Marjas naturalmente perché ci lavoro; ho cantato anche su vari riddim di Macro Beats (etichetta del producer Macro Marco) e con i Dub All Sense di Caserta ho registrato due pezzi che sono usciti anche in Inghilterra remixati dal dj degli Zion Train (dj Perch). Ho collaborato con Treble (ex Sud Sound System) nella sua compilation "Treble Studio Vol. 2" e anche con vari artisti della scena hip hop nazionale, come la Blocco Records di Milano e Fish.

Appunto raccontaci come è nata la tua collaborazione con Marjas e quanto ha influito sulla tua carriera musicale?

La mia collaborazione con Marjas è nata perché eravamo due tra le donne più famose della scena reggae italiana e le uniche che frequentavano le dancehall, quindi ci siamo incontrate lungo il cammino e abbiamo iniziato questo progetto assieme. Con lei ho avuto la possibilità di calcare i grandi palchi nazionali come l' Estragon a Bologna, Palasharp a Milano, Hiroshima a Torino, il concerto del 1° maggio a Roma e molti festival nazionali. Ho avuto anche la possibilità di andare negli USA e in UK per esibirmi davanti ad un pubblico straniero.

Qualche soddisfazione che ti sei levata e qualche sogno realizzato?

Le soddisfazioni sono state molte, tra cui quella di essere riconosciuta dal pubblico come una delle migliori cantanti reggae della scena nazionale, i complimenti che ricevo ogni volta che canto e il poter girare in diverse città facendo ciò che mi piace.

Essere donna nel mondo della musica è difficile?

Sicuramente, soprattutto in questo mondo dominato quasi interamente da uomini, devi saperti far rispettare.

Come la vedi la scena reggae fiorentina?
Diciamo che la situazione negli anni è molto cambiata. Le dancehall prima erano diverse e c'era sicuramente più possibilità di suonare e ciò dipendeva dal fatto che c'erano più spazi che potevano ospitare questo tipo di serate e non solo, spazi che per un motivo o per l'altro ora o sono chiusi o hanno smesso di organizzare situazioni, vedi l' Ambasciata di Marte, l' Elettro+ o l'Ippodromo. Anche alla Flog c'erano molte più serate reggae di adesso e, visto che tutti i nodi vengono al pettine, di questa mancanza ne ha risentito l'intera scena fiorentina.

Dove possiamo ascoltare i tuoi pezzi?

Oltre ai classici social network come youtube e la mia fan page su facebook anche sul sito della mia label, la Love University Records.

Progetti per il futuro?

Spero un album reggae / rocksteady / soul da solista nell'immediato futuro. 
Per ora in zona Firenze potete venire a sentirmi a una serata con la Banpay Crew al CPA, il 15 dicembre per  riscaldarci dal freddo invernale con un po' di buona musica da ballare. Saluti a Firenze Underground e a tutti i suoi lettori, stay tuned!




Articolo a cura di:
Tommi "Jena" Fantoni
special thanks to Francesca Bacci 

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