Il Delay Lama è un bel progetto nato a Pisa nel 2008. Da allora la band ha registrato un EP - "Peace and Prog" del 2010 - e macinato chilometri in concerti per lo stivale (qualche fortunato li avrà magari visti nell'ormai deceduto EX3 un paio di anni fa). La maggior parte dei responsi sono arrivati veramente, come spesso succede, con la pubblicazione di "Hablacablah", il primo full lenght uscito per Technicolor Dischi nel 2013 e arricchito da belle partecipazioni (Marcello Orlando dei DISPO per dirne una). Il sound può essere giustamente definito come musica etno-robotica: flash di no wave e batteria incalzante, con synth danzerecci e una sapiente miscela di stop, riprese e indietreggiamenti nei tempi. Una band che in realtà è tutta da scoprire live, ma che se volete potete anche ascoltare qui.
Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Luciano, batterista del power duo in questione, che stasera suonerà al Capanno Blackout in vista delle serat targate fromSCRATCH records, l'ingresso è come sempre gratuito per i soci ACSI:
Iniziamo da zero. Dove, come e perché nasce il Delay Lama?
Credo
fosse il 2008. A Pisa. Io e Antonio suonavamo spesso insieme in
appartamenti, occupazioni, prati, dove capitava. Strumenti
autocostruiti, elettrici,acustici. Principalmente improvvisazione. A un
certo punto abbiamo sentito l'esigenza di fare un gruppo. E poi abbiamo
sentito l'esigenza di un bassista. Anzi di Marko.
Alle spalle avete un EP e un disco ("Hablacabla") che state portando in giro, com'è
nata la collaborazione con la vostra attuale label Technicolor Dischi?
Prima eravate in 3 con un basso in più, ora ve la giocate in due, cosa è cambiato da allora?
Bè,
in tre eravamo più poliedrici. Cambiavamo registro di continuo. Pure
troppo. Nelle nostre teste c'era già l'idea di diventare più organici e
il fatto di rimanere in due ha fatto si che questa cosa avvenisse naturalmente . Inoltre si è alzato un po' il volume. Scarnezza e power
duo, ma senza aver dimenticato le dinamiche.
Come sta andando il tour?
Benissimo. Nel senso che dopo la
pausa forzata dovuta al cambio di formazione avevamo una grande sete di
live. Ora dovremo diradarli per motivi di lavoro. Ma se qualcuno ci
vuole ci chiami pure. E dalla settimana prossima comiciamo la
preproduzione del disco nuovo.
Le band che più hanno influenzato il vostro sound? se ce ne sono...
Il
sound non saprei. Sicuramente per l'approcio citiamo spesso i
Mr.Bungle, per quella che è l'abilità di mischiare i generi. Anche se
come ho detto stiamo cercando di farlo meno. Se penso alle band che
amiamo di più, non gli somigliamo tanto.
Avete buoni ricordi dei palchi nostrani (zona Firenze-Prato-Pistoia)?
Che rapporto avete coi social network?
Spippoliamo
parecchio su facebook, ed è l'unica interfaccia che abbiamo come
gruppo. Lo usiamo molto anche per trovare concerti. E devo dire che per
questo è ottimo, almeno per un gruppo che sta cercando di suonare il più
possibile ma non ha mezzi più potenti, agenzie, ecc.
Progetti per il futuro?
Dischetto nuovo in autunno. Qualcuno ci organizza un tour europeo di un mese?
Ci raccomandate qualche band nascosta che vale la pena seguire?
Ultimamente
abbiamo dei contatti in europa con gruppi che scendono a suonare in
Italia, ai quali cerco date in zona. Gli ultimi incontri sconvolgenti:
Ultra Zook, Massicot, Stig Noise, Les Spritz. E anche se non li conosco
provate a impazzire con gli A.p.a.t.T.
Salutate le masse che stanno leggendo queste righe!
Vogliamo conoscervi! Ci vediamo stasera?
Troppo paraculo?
Intervista a cura di:
Tommaso Fantoni
Tommaso Fantoni
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