Birth and Life of The Death Of Anna Karina [2014]


Oggi intervistiamo Andrea Ghiacci, voce dei The Death of Anna Karina. Andrea fa parte della band da tre anni, i TDOAK invece suonano insieme dal 2002. Tre anni intensi, pieni di live, durante i quali la band ha pubblicato un disco, un video e uno split coi Chambers.

Ciao Andrea.

Ciao Irene.

Chi sono i death Of Anna karina? Chi sei tu? Come vi sieti incontrati?

Lacrima Pantera
2011- Unhip records
I TDOAK sono un treno in corsa, una tela di Bacon, la disillusa reazione, ed io il volto sconvolto di Patera. Più che incontrati direi ritrovati, io conoscevo molto bene Adriano perchè oltre ad essere nato e cresciuto nel mio stesso paese ha condiviso con me altre esperienze musicali in passato ed è stato proprio lui un giorno a chiedermi di ascoltare Lacrima Pantera. Io ero fermo da diversi anni ormai e loro avevano bisogno di un nuovo cantante per poter licenziare il disco. Abbiamo fatto un paio di prove insieme e dopo un rapido scambio di sguardi ci siam detti…ok, andiamo? 

Che effetto fa cantare i pezzi scritti da Giulio (in precedenza voce e testi dei TDOAK)? I testi non sono così facili, però nel video l'illusione è forte.

Nonostante la severa ricerca di Giulio nello scrivere I testi di Lacrima Pantera, devo dire che non è stato troppo difficile appropriarmi di quelle parole impetuose e complesse. Certo è stato estraniante allʼinizio cantare liriche preconfezionate ma già dopo le prime date del tour il coinvolgimento era completo, mentale e fisico, merito indubbiamente di un percorso esperienziale comune e condiviso anche se su tempistiche differenti.

Che ne pensi delle band italiane che cantano in inglese? Perché secondo te in molti scelgono di passare all'italiano?

Lʼinglese è unʼespediente comunicativo che consente di astrarsi durante il live e quindi più appetibile. Lʼitaliano al contrario è un vincolo comunicativo e ti obbliga ad esporti maggiormente,ad essere presente, a metterci la faccia …è una stimolante sfida e personalmente sono sempre contento quando vedo altre band fare questa scelta.

Chi sa scrivere testi in italiano? Il rischio di esser banali o patetici è enorme, non credi?

Emidio Clementi, ma anche Giovanni Succi e Simona Darchini… il rischio cʼè ma è gestibile, ovviamente non senza una buona ricerca.

Cosa ispira le tue canzoni?

I testi dello split sono galvanizzati da citazioni letterarie di Cioran, Kubin, Kerouac, sezionate come tessere di una tarsia e intrisi di momenti e riflessioni raccolte prima e durante I tre anni di concerti spalmati fra il Belgio e la Puglia.

Chambers. Com'é iniziata la vostra collaborazione? Suonerete ancora insieme?

TDOAK / Chambers split - 2013
Blind Proteus/ToLoseLaTrack/Shove
Lʼidea di collaborare insieme è nata in una calda nottata di luglio al Tago Mago Fest fra un gin tonic e una birra (il numero dei bicchieri coinvolti nella scena non è chiaro in realtà). Durante il relax post concerto, Zanna e Gigi hanno lanciato lʼidea di fare uno split insieme. Ne abbiamo parlato qualche settimana dopo in uno scambio infuocato di mail ed è subito partito il progetto, accolto con grande entusiasmo dalle varie etichette che hanno successivamente reso possible lʼuscita del vinile. Dopo i vari concerti insieme per promuovere lo Split ci siamo un pò persi per strada con i ragazzi, ma torneremo sicuramente a fare date a volumi improponibili.

Qual è la miglior band che hai visto live?

Neurosis allʼInterzona di Verona…spaventosi, ma è successo molti anni fà. Visti di recente direi Rise and Fall a Ieper in Belgio e sul suolo Italico Appaloosa.

Passiamo ai Mourn (l'esperienza precedente ai TDOAK). Ho cercato un po' in rete ma ho trovato davvero poco. Ti va di dirci qualcos'altro?

Se consideriamo che il primo demo è stato registrato nel marzo del '95 direi che I Mourn sono nati a cavallo fra il 1994 e il 1995 (una vita fà), come progetto mio e di Adriano… progetto nato in prima battuta con sonorità tipicamente Ebullition con cui abbiamo suonato tantissimo in Italia e in parte anche in Europa ( ricordo un bellissimo tour insieme a By All Means) dopo aver inciso un 7” per la defunta Insociale Records di Modena e un Cd per la storica Green Records di Padova. Un progetto importante che si è sgretolato lentamente nel tempo fra cambi di line up e continue sperimentazioni di suono e genere. Personalmente I Mourn che ho amato molto sono quelli della prima ora che vedeva Adriano alla batteria, Giovanni di Martino alla chitarra, Artoni Alessio al basso ed il sottoscritto alla chitarra e voce, la stessa line up che trovi anche in questa storica videotape dal minuto 22:00… ci si ispirava a gruppi culto come Struggle, Groundwork, Julia, Policy of 3, il suono era ruvido e scassato specie durante il live. Un pò punk un pò metal un pò emo… bei tempi.

Progetti futuri?

Abbiamo da poco ripreso a suonare in sala prove e stiamo gettando le basi per il nuovo album, inoltre il 14 Aprile saremo presenti al Teatro Elfo Puccini di Milano insieme al coreografo Matteo Levaggi, Samantha Stella e Sergio Frazzingaro di Corpicrudi per sonorizzare dal vivo il loro progetto performativo intitolato Preludio per una sinfonia in nero. Un evento importante e atipico che aticipa il cartellone autunnale 2014 del festival MilanOltre.

Con quale pezzo ci saluti?

Vi lascio il primo brano inciso dopo Lacrima Pantera, registrato al volo nella sala prove di Amp Rive a Reggio Emilia in periodo post terremoto…faceva un gran freddo, ero eccitato come un ragazzino e imbottito di paracetamolo.



Articolo a cura di:
Irene Bavecchi

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